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L'ammortamento dei computer: come funziona?

Finance

Scopri le regole sull’ammortamento dei computer che possono farvi risparmiare liquidità e reinvestirla nella vostra azienda.

Alexandre

Alexandre Berriche


Founder & Executive Chairman

Introduzione

Come funziona l’ammortamento dei computer in azienda? E se noleggiamo l’attrezzatura? Quali sono le tempistiche da rispettare e i rischi da evitare? È quello che scopriremo insieme in questo articolo. Se siete imprenditori, è nel vostro interesse dedurre il più possibile le spese professionali dal vostro fatturato. Il problema è che il diritto fiscale italiano può risultare complicato, e spesso ci imbattiamo in molte eccezioni. Diciamocelo, abbiamo sicuramente di meglio da fare che imparare a memoria tutte le regole dell’amministrazione fiscale! Tuttavia, conoscere queste regole sull’ammortamento può aiutarvi a risparmiare liquidità preziosa, che potrete reinvestire nella vostra attività.


L’ammortamento: cos’è? 📚

Cominciamo dal principio: cos’è l’ammortamento?

L’ammortamento rappresenta la perdita di valore di un bene dovuta all’usura nel tempo o all’obsolescenza. Può essere causato dall’uso, dal tempo o dal progresso tecnologico (ad esempio, un computer del 2012 non sarà performante come uno del 2019).

La quota di ammortamento è la somma che rappresenta questa svalutazione, calcolata per ogni esercizio finanziario secondo un metodo definito e deducibile dal risultato d’esercizio dell’azienda.

Per compensare questa perdita di valore, potete quindi ammortizzare il vostro bene, ovvero dedurne progressivamente il costo nei risultati economici dell’azienda. Questa operazione prende il nome di ammortamento contabile.

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Per essere ammortizzato, un bene deve rispettare diversi criteri:

  • Deve trattarsi di un bene immobilizzato (non di una spesa ricorrente)
  • Deve avere una durata d’utilizzo superiore a un anno
  • Deve avere un valore di acquisto uguale o superiore a 500 euro al netto dell’IVA.

L’obiettivo dell’ammortamento è permettere all’impresa di ripartire la perdita di valore su più esercizi, durante tutta la vita utile del bene.

🛑 Attenzione: immobilizzazioni ≠ costi. Le immobilizzazioni aumentano il valore dell’azienda, mentre i costi no.

ammortamento computer


Ammortamento: durata d’uso dei diversi beni

Cosa posso ammortizzare?

Come azienda, potete ammortizzare vari tipi di beni. Prima di acquistare un nuovo asset, è importante sapere se può essere ammortizzato. In questo articolo, ci concentriamo sui beni materiali.

I seguenti beni sono ammortizzabili:

  • Costruzioni
  • Macchinari e attrezzature industriali
  • Veicoli di trasporto
  • Attrezzature d’ufficio
  • Attrezzature informatiche (computer, ad esempio)
  • Mobili

Se il bene che desiderate ammortizzare rientra in questa lista, dovete stabilirne la durata di ammortamento, che varia in base al tipo di bene.

Durata d’uso di un ammortamento

La durata è generalmente definita dai principi contabili e varia a seconda del bene:

  • Costruzioni: da 20 a 50 anni secondo il tipo
  • Macchinari industriali: da 5 a 10 anni
  • Veicoli di trasporto: da 4 a 5 anni
  • Attrezzature d’ufficio: da 5 a 10 anni
  • Attrezzature informatiche: 3 anni
  • Mobili: 10 anni

Caso di studio: come funziona l’ammortamento dei computer? 💻

Le attrezzature informatiche in azienda vengono spesso utilizzate per diversi anni e possono essere costose, quindi conviene immobilizzarle. La durata di ammortamento di un computer è stabilita per legge: un computer o qualsiasi apparecchiatura informatica è ammortizzabile in 3 anni, con una quota annua del 33,33%. Questo perché la tecnologia diventa rapidamente obsoleta. In genere, le aziende rinnovano il parco informatico ogni tre anni.

Potete quindi dedurre per 3 anni le quote di ammortamento come costi. I software invece si ammortizzano in 1-2 anni (quota del 50%).

💡 Esempio pratico: Se acquistate un computer per 900 €, che si ammortizza in 3 anni, ogni anno potrete dedurre 300 € dal vostro utile imponibile.


Ammortamento lineare dei computer

Ammortamento lineare

L’ammortamento lineare consiste nello spiegare la perdita di valore in quote costanti ogni anno. È il metodo “standard”.

  • L’ammortamento si applica solo a beni destinati a rimanere in azienda in modo durevole e devono essere iscritti all’attivo di bilancio.
  • La quota annua (= la svalutazione annuale) è sempre la stessa.
  • Se l’ammortamento inizia durante l’anno, la prima quota si calcola “pro rata temporis”, cioè in base ai giorni effettivi di utilizzo.

Formula: base ammortizzabile × tasso di ammortamento × giorni/360 = quota annua

  • Base ammortizzabile: prezzo totale (IVA esclusa) + spese accessorie
  • Tasso di ammortamento: es. 100%/durata in anni (es. 100/3 = 33,33%)
  • Quote annue: invariabili, tranne la prima se si inizia a metà anno.

Esempio: Computer da 3.000€ acquistato il 3 luglio 2019 (181 giorni rimanenti su 365):

  • 2019: 3.000 x 33% x (181/365) = 521€
  • 2020: 3.000 x 33% = 990€
  • 2021: 3.000 x 33% = 990€
  • 2022: 3.000 x 33% x (184/365) = 499€

Ammortamento decrescente dei computer

Ammortamento decrescente

L’ammortamento decrescente (o “accelerato”) si applica a certi beni nuovi, permette una maggiore deduzione nei primi anni e meno negli ultimi.

Il tasso di ammortamento si ottiene moltiplicando il tasso lineare per un coefficiente:

  • 1,25 → durata 3-4 anni
  • 1,75 → 5-6 anni
  • 2,25 → oltre 6 anni

Per un computer da 3 anni: Tasso = 33,33% x 1,25 = 41,67%

Esempio con computer da 3.000€ acquistato il 3 luglio 2019:

  • 2019: 3.000 x 41,67% x (181/365) = 620€
  • 2020: (3.000 – 620) x 41,67% = 992€
  • 2021: 1.388 x 41,67% = 578€
  • 2022: Rimasto da ammortizzare: 3.000 – (620+992+578) = 810€

L’ammortamento decrescente è indicato per le nuove aziende che vogliono massimizzare le deduzioni fiscali nei primi anni. È valido solo per beni NUOVI e superiori ai 3 anni di durata, secondo l’articolo 102 del TUIR italiano.

Scegliere il metodo:

  • Impresa con tanti utili: preferibile ammortamento decrescente
  • Impresa in perdita o con poca liquidità: meglio quello lineare

Cosa fare dopo aver ammortizzato il computer?

Dopo aver completato l’ammortamento, potete:

  • Conservare il PC: Se funziona, potete tenerlo.
  • Donare il PC ai dipendenti: Se il valore residuo è inferiore a 2.000€ e non è richiesta una controparte, il dipendente non deve dichiararlo come reddito (fino al 2023, controllare la normativa aggiornata per l’Italia!).
  • Rivendere il computer: Se lo vendete a un prezzo superiore al valore contabile (che sarà 0€ dopo l’ammortamento), generate una plusvalenza tassata all’aliquota d’imposta sulle società.
  • Riciclare il computer: Potete donarlo o avviarlo al riciclo per una seconda vita. Esistono molte associazioni e servizi che aiutano in questo processo.

Il caso del noleggio dei computer

noleggio computer

Potete anche decidere di noleggiare i computer dell’azienda invece di acquistarli. In questo caso, il canone mensile è considerato un costo d’esercizio, non immobilizzazione, alleggerendo il bilancio e permettendo di spalmare il costo su più anni.

Questo vi lascia maggiore liquidità per investire nel core business.

Con il rapido evolversi della tecnologia, il noleggio è interessante per avere sempre attrezzature all’avanguardia.

Spesso il noleggio include servizi aggiuntivi, come assistenza tecnica, garanzia, gestione della flotta informatica, ecc.

Esempio pratico: Se vi serve tenere in cassa almeno 30.000€ (ad esempio per una domanda di finanziamento alla Banca), ma dovete dotare un nuovo stagista di PC senza spendere subito 2.000€, è preferibile noleggiare e spalmare i costi nel tempo.


Conclusione

Ecco! Sapete tutto ciò che serve sull’ammortamento dei computer in azienda.


Nota: La normativa italiana sull’ammortamento di beni materiali (compresi i computer) prevede oggi ammortamento ordinario in 3 anni per i beni informatici (PC, portatili, server), mentre i software sono solitamente ammortizzati in 1-2 anni. Negli ultimi anni, il limite minimo per essere considerato bene ammortizzabile è 516,46€ (oltre IVA, dal 2016) – aggiorna questo valore in base a eventuali modifiche della normativa.

Inoltre, per la cessione/donazione ai dipendenti valgono regole specifiche fiscali e lavoristiche: consiglio di consultare sempre un commercialista aggiornato.

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